Sarà un ‘accertamento tecnico irripetibile’, come è stato spiegato quello che verrà effettuato sul corpo quasi totalmente carbonizzato di quella che si presume essere la 32enne Alice Neri. Saranno prelevati campioni per compararli con il DNA della vittima ed avere la certezza inconfutabile sull’identità della donna che come ricordiamo è stata rinvenuta nel bagagliaio dell’auto nelle campagne di Concordia venerdì sera dopo l’allertamento da parte di un passante che aveva intravisto del bagliore anomalo all’interno della vettura. La tragedia ha sconvolto tutta la comunità sia di Ravarino dove la giovane donna viveva col marito Nicholas Negrini e la figlioletta di 4 anni sia di Concordia, dove era stata vista per l’ultima volta seduta ad un tavolino di un noto bar del posto in compagnia di un uomo, sembra essere stato un collega, di origini sarde e residente a Possidonio, sempre nel modenese. Insieme sino alle due di notte, avevano trascorso il tempo chiacchierando, poi più nulla. Su questa sorta di black out ha parlato il fratello di Alice, Matteo Marzoli che riferisce di un segnale telefonico che dal momento in cui la sorella aveva lasciato il bar, non è più stato agganciato. Ad ora indagati, ma per atto dovuto, il marito Nicholas e questo collega, l’ultimo ad averla vista. Entrambi avrebbero alibi convincenti. Mentre spunterebbe una terza traccia, un terzo uomo, di cui però l’unico a parlarne è stato il giornalista Rai Alberto Matano, ma le indagini procedono con il massimo riserbo.