Nel video interviste a Francesca Lugli, Agenzia per la Sicurezza Territoriale e la Protezione Civile Modena e Irene Priolo, Vicepresidente Regione Emilia-Romagna
Interventi che hanno necessitato di un investimento di 52 milioni di euro, mentre sfiora i 170 milioni il totale degli investimenti realizzati o programmati dal 2014 a oggi. Ad effettuare il sopralluogo stamattina, insieme alle autorità provinciali e cittadine, la vice presidente della Regione, Irene Priolo. Tre sono i cardini su cui si fonda la strategia regionale per accrescere la sicurezza del nodo idraulico di Modena, uno dei più fragili di tutta la regione: arginature, sistema delle casse di espansione e sicurezza dell’intera asta fluviale di Secchia, Panaro, Naviglio e dei loro affluenti. Nell’ultimo anno sono stati investiti, in particolare, 3 milioni e mezzo di euro per mettere in sicurezza la Fossalta, località da decenni soggetta ad allagamenti quando il Tiepido è in piena. Sul tavolo anche il progetto esecutivo per l’adeguamento della Cassa del Secchia. Il tour è partito da Sassuolo, sul fiume Secchia, poi è stato raggiunto Ponte Alto; quindi l’argine del Panaro tra Castelfranco e Nonantola, nei luoghi della rotta del 2020. A chiudere il giro dei cantieri, l’appuntamento in località Pedemontana, a Vignola, dove il totale degli interventi ha un valore complessivo di 2 milioni e mezzo di euro.