Nel video l’intervista al Col. Antonio Caterino, Comandante Provinciale dei Carabinieri di Modena
Era il 12 novembre del 2003 quando nel sud dell’Iraq, un camion-bomba e un’auto imbottiti di esplosivo, devastarono la base italiana Maestrale a Nassiriya. L’esplosione fu potentissima e causò la morte di 17 militari e due civili italiani, oltre che 9 civili iracheni. A distanza di 19 anni, da una delle pagine più tristi della recente storia italiana, le massime autorità civili e militari si sono riunite questa mattina al Monumento ai Caduti per rendere omaggio, a chi nello svolgimento del proprio impegno a servizio della pace, sacrificò la vita. Ai piedi della statua in viale Martiri della Libertà è stata deposta una corona d’alloro per omaggiare le vittime di quella strage che a distanza di tanti anni rappresenta ancora uno degli atti più devastanti nei confronti delle forze armate italiane e che è stata definita come l’11 settembre italiano. Nella strage di Nassirya l’Arma dei Carabinieri pagò un tributo pesantissimo, con 12 vittime che si trovavano all’interno della palazzina del quartier generale dei Carabinieri. Oggi i venti di guerra continuano a soffiare e ormai alla soglia dei nove mesi del conflitto in Ucraina il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Modena ha ribadisce l’impegno delle forze armate e militari per il mantenimento della pace.