Sono tornati a casa tutti i componenti del nucleo famigliare coinvolto nell’intossicazione da monossido di carbonio avvenuta nel tardo pomeriggio di mercoledì in un’abitazione in Corso Canalchiaro. La donna di 60anni, l’uomo di 56 e il minore di 12 anni, dopo aver trascorso una notte in camera iperbarica e una in osservazione al pronto soccorso generale dell’Ospedale Civile di Baggiovara sono potuti rientrare nella loro abitazione. Dimessi anche dall’osservazione del Policlinico di Modena la mamma di 50 anni e i due bambini più piccoli di 11 e 6 anni ricoverati all’accettazione Pediatrica del nosocomio modenese. Fortunatamente per loro non ci sono state conseguenze gravi. L’intera famiglia si è sentita male dopo aver inalato del monossido di carbonio probabilmente a causa di un malfunzionamento dell’impianto di riscaldamento. Ad accorgersi della fuga di gas l’infermiere del 118 Domenico Milano intervenuto sul posto dopo che le sei persone avevano accusato dei malesseri. I sintomi erano assimilabili a quelli di un’influenza stagionale, ma il suo intuito ha permesso di evitare una tragedia. Il contatto prolungato con il monossido di carbonio avrebbe infatti potuto provocare seri danni alla famiglia. Il valore del gas presente nell’appartamento si aggirava intorno a 378, ossia quasi dieci volte al di sopra della soglia che fa scattare.