Nel video intervista a Michele Barcaiuolo, Senatore Fratelli d’Italia

Tuonano non solo le opposizioni: anche dal mondo della musica si alzano voci di dissenso, così come nell’universo studentesco. Al centro della polemica è ancora il decreto contro i rave party, approvato subito dopo i fatti avvenuti in via Marino. Una serie di norme che prevedono la reclusione da 3 a 6 anni e multe fino a 10mila euro per chi organizza raduni di più di 50 persone in caso di invasione di edifici o terreni altrui, anche pubblici. Un fatto che potrebbe mettere a rischio le manifestazioni studentesche e sindacali, secondo i detrattori. Tenta di placare la querelle la nota del Viminale, che specifica come la norma anti-rave illegali “interessa una fattispecie tassativa che riguarda la condotta di invasione arbitraria di gruppi numerosi tali da configurare un pericolo per la salute e l’incolumità pubblica”. Ma il decreto continua a fare discutere.