Nel video intervista a Ing. Valter Melotti, Vice comandante provinciale dei vigili del fuoco
Ballavano in più di tremila, con all’interno del capannone furgoni anche accesi. Ma non era l’unico elemento di insicurezza che saltava all’occhio nel maxi rave party di via Marino. Lo aveva già annunciato lo stesso proprietario della struttura: a seguito di una tromba d’aria l’edificio aveva subito danni, ma a descrivere l’esatto stato del capannone è stato il vice comandante provinciale dei Vigili del Fuoco, Valter Melotti, incaricato di fare un sopralluogo tecnico. Il capannone, tipica struttura degli anni Settanta, è composto da pannelli murari agganciati alla sommità, ha spiegato ai nostri microfoni, e dopo il forte vento di diversi anni fa alcuni di questi erano stati divelti e ancora visibili a terra. Non solo la struttura non aveva idranti in caso di incendio, allarmi, maniglioni antipanico, luci o altri strumenti consoni alla sicurezza: era anche non sicura nella sua stabilità. Nell’ipotesi di un incendio o di un qualsiasi evento in grado di scatenare panico, la situazione sarebbe degenerata con conseguenze molto gravi. Fortunatamente tutto si è concluso senza feriti e in maniera ordinata.