Retromarcia dell’amministrazione comunale modenese sulla possibilità di accendere i riscaldamenti. Le condizioni climatiche decisamente miti hanno indotto allo slittamento in avanti di poco meno di una settimana. Quindi non sarà più domani l’avvio dei riscaldamenti, ma lunedì prossimo 7 novembre. Stessa linea seguita dal Comune di Carpi, mentre l’Unione Terre di Castelli mantiene come data quella di domani, 2 novembre. Non è solo una questione di temperature miti, però, perché a non rendere omogenea l’accensione dei termosifoni in Italia, il Decreto Ministeriale che ha scelto anche un criterio territoriale. Modena, ad esempio, è inserita nella Zona E, ma solo per una parte, l’altra è nella Zona F. Le due zone hanno particolarità diverse, chi è incluso infatti nella Zona E potrà accendere i riscaldamenti tra le 5 e le 23 di ogni giorno, chi invece si trova in quella F non avrà alcuna limitazione temporale. Valida per tutti invece la regola che stabilisce una riduzione complessiva di funzionamento di 15 giorni, nell’arco stagionale e di un’ora per la durata giornaliera. Valida per tutti la temperatura che dovrà essere ridotta di un grado. 17 gradi quindi con 2 gradi di tolleranza per gli edifici ad uso industriale, artigianale e similari; 19 gradi con 2 gradi di tolleranza per tutte le altre tipologie di edifici. Sono esentati da questa regola ‘termica’ ospedali, case di riposo, asili nido, scuole materne, piscine e saune.