Nel video intervista a Luciano Magnani, Presidente Consorzio del Cimone
Il caro energia fa scendere la sua scure anche sulle piste da neve, tenendo col fiato sospeso gestori degli impianti e vacanzieri perché l’instabilità della crisi energetica non permette di avere stime certe sui rincari. Di sicuro il Consorzio del Cimone dovrà coprire una spesa che da 600 mila euro passa 1,8 milioni di euro. E l’eventuale danno che i forti rincari potrebbe produrre si ripercuoterebbe direttamente su tutto l’indotto, quindi alberghi, negozi, e tante altre attività legate al Comprensorio sciistico. Un primo assaggio lo si potrà avere già l’8 dicembre in apertura di stagione. Lo scorso anno il prezzo dello skippass era di 32 euro il feriale e 42 il festivo e anche se questi saranno rivisti al rialzo, l’intenzione dei gestori è comunque quella di contenerli il più possibile per non perdere i fruitori. Intanto la prossima settimana si riunirà il vertice del Consorzio per discutere della questione. E con uno sguardo in avanti ha effettuato investimenti che porteranno benefici nel prossimo futuro. Ma stando così le cose, quanto peseranno realmente i rincari energetici?