Monica Santi può affrontare il processo. A sostenerlo sono i consulenti che hanno avuto il compito dal Tribunale di Modena di effettuare la perizia psichiatrica sulla baby sitter 32enne di Carpi. La donna è attualmente in carcere con l’accusa di tentato omicidio dopo che la mattina del 31 maggio scorso a Soliera aveva gettato dalla finestra il piccolo Tommaso di un anno e mezzo che stava accudendo. La salute mentale della 32enne carpigiana è un elemento centrale per lo svolgimento dell’iter giudiziario. Nel corso dell’udienza conclusiva dell’incidente probatorio che si è tenuta al Tribunale di Modena la difesa e la parte offesa hanno presentato le loro perizie: per gli esperti era affetta da un vizio parziale di mente. Al contrario, per la difesa da un vizio totale. Tutti però si sono detti concordi nel ritenere la donna pericolosa socialmente. Quella mattina di 4 mesi fa la baby sitter carpigiana dopo essere stata accompagnate in Caserma e sottoposta ad un interrogatorio aveva confessato le sue responsabilità. Aveva raccontato che si era trattato di un gesto non premeditato legato probabilmente ad un malessere interiore derivante da insoddisfazioni dovute ad un precedente lavoro che le aveva causato un profondo disagio psicologico. Questa mattina la donna era presente in aula insieme al suo avvocato