Nel video l’intervista alla dott.ssa Cristiana Corsini, Veterinario Ausl Modena
Dodici trappole, posizionate in altrettante zone della provincia strategiche, per monitorare l’eventuale presenza di zanzare portatrici di virus, primo su tutti quello della West Nile. Alla luce di un diffondersi importante della malattia, l’Ausl di Modena ha installato sul territorio, in aree verdi con una concentrazione importante di ristagni d’acqua e dove dunque è maggiore la proliferazione di zanzare, 12 dispositivi, che serviranno per la raccolta dei campioni per prevenire potenziali situazioni di rischio. Ad occuparsi del posizionamento delle trappole sono l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia ed Emilia-Romagna e il Servizio Veterinario dell’Azienda USL di Modena. Il ghiaccio secco contenuto al loro interno, sublimando, libera anidride carbonica, simulando così ciò che avviene con l’espirazione da parte dell’uomo. Grazie all’azione di una ventola, gli insetti vengono convogliati in una rete da cui non riescono più ad uscire. Il mattino seguente i Veterinari la inviano all’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Reggio Emilia per l’analisi. Nel caso in cui venga evidenziata la presenza di virus, vengono adottate misure di contenimento e, in particolare, il controllo sulle donazioni di sangue, organi e tessuti e l’attivazione, sul territorio interessato, di interventi programmati con adulticidi presso le strutture o i servizi con aree esterne verdi maggiormente frequentati da categorie a maggior rischio.