Nel video l’intervista a Prof. Cristina Mussini, Direttrice delle Malattie Infettive del Policlinico.
Parte oggi allo Spallanzani di Roma la vaccinazione contro il vaiolo delle scimmie, mentre nella nostra regione la data di inizio delle somministrazioni non è stata ancora fissata. L’Emilia-Romagna è uno dei quattro territori a poter accedere prioritariamente ai farmaci, dato che qui si è registrato un numero elevato di casi. La prima tranche prevede 600 dosi da Piacenza a Rimini e l’indicazione generale al momento è quella di somministrare i sieri solo alle categorie a rischio. Il farmaco, l’Imvanex, sarà quindi destinato solo al personale di laboratorio con possibile esposizione diretta a orthopoxvirus, a persone gay, transgender, bisessuali e ad altri uomini che hanno rapporti sessuali con uomini. Secondo la prima importante ricerca su questa malattia, pubblicata sul New England Journal of Medicine con anche la firma della professoressa modenese Cristina Mussini, il 98% delle persone con infezione erano uomini omosessuali o bisessuali, fatto che ha indotto a pensare che la trasmissione possa avvenire in larga parte per via sessuale.
Secondo l’ultima rilevazione del Ministero della Salute sono 505 i casi riscontrati nel nostro paese. La presenza dell’infezione, come detto, è quasi esclusivamente fra i maschi: sono appena 4 le donne contagiate. In Lombardia le positività segnalate arrivano a 232, seguono il Lazio con 104 e l’Emilia Romagna con 57.