Vaccini contro il Covid somministrati troppo tempo dopo lo scongelamento. E’ quello che è successo a Pavullo a 33 minori che hanno ricevuto un richiamo con il siero Pfizer. La notizia trapelata dalla Gazzetta di Modena è stata confermata dall’Azienda Ausl che in questi giorni ha provveduto a contattare immediatamente i genitori dei minori per chiedere loro di portare i bambini tra i 5 e gli 11 anni in ospedale e sottoporli ad un test degli anticorpi. Attraverso un prelievo di sangue, inviato al Laboratorio Immunologico del Policlinico Sant’Orsola di Bologna, bisognerà valutare caso per caso l’avvenuta risposta anticorpale generata dalle somministrazioni. Qualora i valori non risultino adeguati, l’Ausl proporrà ad ogni singola famiglia di ripetere la vaccinazione, con il siero Pfizer ad almeno otto settimane di distanza dall’ultima. Ma che cosa è avvenuto esattamente a Pavullo? In sostanza l’iter prevede che una volta consegnati i vaccini congelati alle aziende sanitarie, questi vengano scongelati solo prima della somministrazione. I flaconi chiusi possono essere conservati per un massimo di dieci settimane. Ed è qui che però nel comune montano è avvenuto l’errore: questi sieri sono stati somministrati nei bimbi oltre il periodo stabilito. A riscontrare l’errore la stessa Ausl nell’ambito del monitoraggio e sorveglianza dell’attività vaccinale. Al momento non sono state rilasciate dichiarazioni dall’attuale direzione sanitaria in quanto, come riferisce la stessa Ausl, questa problematica riguarda somministrazioni avvenute tra maggio e giugno scorso, quando la direzione sanitaria era sotto la guida della Professoressa Silvana Borsari. Contattare tutte le famiglie ora l’azienda dovrà verificare caso per caso la validità della vaccinazione. Finora a parte la grande preoccupazione dei genitori nessuno dei bambini ha riscontrato malesseri o eventi avversi ma, è necessario comunque stabilire la presenza anticorpale.