Ci si prepara alla vendemmia anticipata in Emilia-Romagna, con lo stacco dei primi grappoli di uve precoci per le basi spumante già a partire dal 10 agosto. Una vendemmia che avverrà con circa una settimana di anticipo anche per gli altri vini, in particolare per quelli frutto dei vigneti nella fase pedecollinare dove risulta ancora più difficile fare arrivare l’acqua per l’irrigazione. A causa della siccità e del caldo oltre i 40 gradi , la produzione è diminuita del 10% a livello nazionale con i vigneti messi a dura prova anche da nottate con afa e temperature minime sempre molto alte che non hanno permesso ai grappoli di prendere un po’ di respiro climatico con il tradizionale sbalzo termico. I vigneti nelle nostre zone, poi, scontano anche gli effetti delle elevate temperature già a maggio, in piena fioritura che hanno via via accelerato la proliferazione di malattie del grappolo difficilmente riscontrate in passato sulle uve da vino, alle quali si sono aggiunti i danni provocati dalle grandinate di fine giugno e inizio luglio. Una situazione esplosiva, che mette in allarme l’intero comparto e porterà a una netta flessione produttiva se confrontata con la media degli ultimi dieci anni, complessivamente nell’ordine del 25-30% (con picchi fino al 50%) in collina e almeno del 10% in pianura.