Il termometro segnava 38 gradi ieri mattina, quando sul tetto di una villetta in via della Primula a San Donnino è spirato Claudio Mantovani, imprenditore edile di 67 anni. Ulteriori accertamenti sono in corso per capire cos’abbia portato al decesso dell’uomo, ma è probabile che anche le alte temperature abbiano influito. Purtroppo a nulla è servito l’intervento dei medici de 118 arrivati intorno alle 11.30 di ieri mattina, subito dopo l’allarme lanciato da un collega, così come inutili sono stati i tentativi di rinfrescarlo con ombrelloni e acqua. Il 67enne era ormai privo di vita. Di nuovo lo sguardo si posta sulle temperature estreme che solo nel corso di questa settimana inizieranno ad abbassarsi. I sanitari dell’Ausl invitano sempre le persone che devono lavorare all’aperto ad evitare di svolgere operazioni pesanti durante le ore più calde della giornata, ma ieri già a metà mattina le temperature erano fortemente sopra la media del periodo. Appena una settimana fa, anche la Cisl aveva lanciato l’allarme, chiedendo alle imprese di cambiare l’orario di lavoro, anticipandone l’inizio per poi riuscire a concludere entro le 12. Questo era anche l’esatto intento di Mantovani e dei dipendenti della sua azienda, ma la tragedia è avvenuta prima.
MALORE SUL TETTO, LE TEMPERATURE ERANO A 38 GRADI
Ancora sotto shock i colleghi e i parenti di Claudio Mantovani, l’imprenditore edile di 67 anni morto ieri a San Donnino sul tetto dove stava lavorando. Probabilmente legato al caldo il malore che lo ha fatto accasciare