L’impatto ambientale c’è, ma è limitato e comunque non dannoso per le persone. Questo quanto riferiscono le prime analisi di Arpae condotte sulla qualità dell’aria a seguito dell’incendio divampato all’impianto rifiuti di Herambiente in via Caruso. Contestualmente alle operazioni dei vigili del fuoco, durate l’intera notte di martedì 19 luglio e anche la mattina del mercoledì seguente, i tecnici di Arpae hanno eseguito campionamenti sulla base dei venti, che potevano trasportare composti organici volatili, come benzene e toluene, e aldeidi. Cinque i punti in cui era probabile la caduta dei fumi dell’incendio: via Nonantolana, Strada Villavara, Albareto, via Belgio, parco Via Buozzi. I risultati analitici, dichiara Arpae in una nota, hanno mostrato livelli di inquinanti sempre inferiori al limite di rilevabilità analitica; solo nel punto di monitoraggio di via Belgio è stato riscontrato un valore strumentalmente apprezzabile per il toluene, pari a 12 microgrammi al metro cubo, comunque inferiore ai livelli di riferimento nazionali e internazionali definiti per l’esposizione della popolazione. Anche i livelli rilevati di aldeidi sono risultati complessivamente contenuti, con concentrazioni dei singoli composti ampiamente inferiori ai livelli di riferimento. Nel complesso quindi, l’agenzia regionale non ha evidenziato un rischio di effetti nocivi sulla salute delle persone correlati all’incendio.