Nel video l’intervista a Marcello Benetti, Responsabile di CNA Alimentare Modena.
speculazione tanto da indurre l’Unione Europea a meditare di imporre un tetto, quello delle materie prime risente anche, oltre che del conflitto in Ucraina, di un allarme siccità che mette a rischio le produzioni agricole e gli allevamenti, portando così a raddoppiare i prezzi. A farne le spese, più di altri, sono i panifici che hanno visto aumenti del 117% per il burro, del 94,6% per la farina, del 106% della semola e del 180% dello strutto.
L’allarme è lanciato da Cna Alimentare Modena che denuncia una forte erosione delle marginalità per i panifici modenesi con rischio licenziamenti e chiusure. Un aumento generalizzato che va ben oltre quello della sola energia, tanto che un panificio con 5 dipendenti è passato da una spesa media mensile di 13.000 agli attuali 20.000 euro. Una situazione che penalizza le attività di vicinato rispetto alla grande distribuzione, tradizionalmente in grado di spuntare prezzi migliori ed diluendo gli aumenti in spese di più alto importo. tanto che se la situazione non dovesse cambiare, in autunno, dal cuore delle città potremmo veder gradatamente sparire i piccoli negozi.