Nel video l’intervista a Giovanni Casaletti, Direttore del Servizio Igiene Pubblica Azienda USL
È alta l’allerta sul vaiolo delle scimmie, ma non c’è lo stesso allarme che vi fu con il Covid. È la stessa natura del Monkeypox virus a fare stare relativamente più tranquilli gli operatori sanitari, nonostante l’Oms abbia dato indicazione di monitorare lo stato di salute, anche con telefonate quotidiane, tutti i contatti stretti dei casi positivi. Uno quello nel modenese, un 21enne in isolamento domiciliare. Questa malattia non esclude infatti la possibilità di trasmissione attraverso le goccioline chiamate “droplet”, quelle responsabili dell’altissima diffusione del Coronavirus, ma allo stesso tempo, l’evento è raro. La trasmissione del Monkeypox virus da uomo a uomo è piuttosto difficile e avviene soprattutto per contatto diretto. Un altro fattore rende il vaiolo delle scimmie un virus da attenzionare ma non allarmante: il vaccino tradizionale e largamente conosciuto del vaiolo “classico” è efficace anche contro il Monkeypox, anche se non si esclude la possibilità di una nuova campagna mirata.