Nel Giardino dell’ex Cassa di Risparmio di Mirandola si è tenuto ieri sera il convegno denominato “L’Economia non trema”. Un’occasione per analizzare lo stato di salute e di ripresa di piccole e medie imprese del tessuto imprenditoriale dell’Area Nord a dieci anni da un sisma, definito nel corso della conferenza, il primo terremoto industriale. Riflessioni approfondite e guanti di sfida lanciati verso il futuro: un momento di profonda riflessione che ha toccato anche l’immancabile tema della ricostruzione, con l’aumento indiscriminato dei prezzi delle materie prime, caratteristica degli ultimi mesi, che sta rallentando i lavori e mettendo a rischio la tenuta di commesse già in corso di evasione. Sottolineata la necessità, per rendere più forte la ripresa post pandemica, di una burocrazia più snella che non rallenti lo slancio delle aziende locali. Altro spunto di conversazione è stata la necessità del completamento dei lavori di ricorstruzione dei centri storici: una maniera per acelerare – nel post pandemia – un ritorno alla piena socialità. Non solamente bilanci positivi ma anche spunti per il futuro: un esempio è il dialogo non sempre celere fra aziende e istituzioni, che ha rallentato la corsa alla ricostruzione, e la mancata presenza concreta sul territorio da parte delle banche.
L’ECONOMIA NON TREMA: IL PUNTO DOPO DIECI ANNI DAL SISMA
Fare un punto della situazione sulla reazione del tessuto economico dell'Area Nord a dieci anni dalla scossa che colpì la bassa modenese. E' accaduto ieri sera a Mirandola, in un convegno organizzato all'interno del programma del ciclo di iniziative per il decennale del sisma