Nel video l’intervista a Davide Baruffi, Sottosegretario Presidenza Regione Emilia Romagna
La discarica di Finale Emilia rimarrà l’unica attiva in Emilia Romagna nell’arco dei prossimi 5 anni e ad essa verranno affidati tutti i rifiuti speciali non pericolosi della regione. Questo quanto previsto dal nuovo Piano regionale dei rifiuti, presentato in commissione dall’assessora all’Ambiente, Irene Priolo che ha confermato inoltre che nel 2027 saranno in funzione solo due impianti meccanici quello a Parma e Carpi, e gli inceneritori saranno 7 in tutta l’Emilia Romagna. Nelle osservazioni arrivate in Regione sul piano le associazioni ambientaliste avevano suggerito di chiudere subito un inceneritore e di spegnerne cinque entro il 2027. Una proposta bocciata però dalla Priolo che l’ha definita una scelta impossibile in quanto l’alternativa sarebbe quella di realizzare più discariche con un maggiore impatto sull’inquinamento. Un tema quello della discarica che continua a far discutere, per le conseguenze dannose sull’ambiente e sulla salute dei cittadini. L’obiettivo della regione rimane quello di raggiungere l’80% di raccolta differenziata entro il 2025. Il Piano presentato continuerà il suo iter fino alla discussione finale per l’approvazione prevista in Assemblea legislativa per il mese di luglio. Intanto sul fronte giudiziario si è aperto il processo sulla discarica di Finale Emilia, sequestrata nel dicembre del 2019. Il prossimo 5 luglio è stata fissata la prima udienza. La Procura di Modena ha chiesto il rinvio a giudizio per i 6 imputati, oltre che per la società Feronia che la gestisce. Il reato contestato è quello di inquinamento doloso.