Mentre anche in Italia ci si avvia verso un’estate senza restrizioni con la sospensione del GreenPass e l’utilizzo della mascherina limitato solamente in alcuni luoghi al chiuso, dal Sudafrica arrivano notizie che ci impongono di mantenere alta la guardia.
Nello stato che per primo isolò la variante Omicron, infatti, le varianti 4 e 5 non solo stanno alimentando una nuova ondata che, complici le condizioni climatiche molto diverse dalle nostre, ha visto un’impennata di contagi con una salita della curva molto rapida: da mille a più di sei mila in un solo mese.
Se, infatti, l’Italia oggi è alle prese con la variante numero 2 il Sudafrica è molto più avanti con le due ultime varianti che si stima siano più contagiose di Omicron 2 rispettivamente dell’8% e del 12%.
In Italia Omicron 4 è già stato “avvistato” da due laboratori a Reggio Calabria il 21 aprile e a Monza il 29. Ogni nuova sottovariante, finora, si è mostrata più abile nell’infettarci rispetto alla precedente e questo non lascia certo ben sperare in vista del prossimo autunno. Se il Sudafrica può essere preso, a livello mondiale, come una sorta di banco di prova, però, arrivano anche dati confortanti: ricoveri e decessi in quel paese sono aumentati in modo lieve rispetto all’impennata di contagi che può configurare una quinta ondata; sottovarianti più contagiose, quindi, ma non necessariamente più aggressive.