Nel video l’intervista a Stefano Bonaccini, Presidente Regione Emilia-Romagna
Lo scenario temuto si è infine palesato: il mix di caro energia e conflitto prolungato ha portato il Pil italiano a vedere il segno meno, dopo quattro trimestri di crescita sostenuta. Secondo le stime preliminari dell’Istat si tratta di un -0,2%, meno di quanto temessero gli analisti, che prevedevano un -0,5. Eppure l’Italia è l’unico paese europeo, insieme alla Svezia, ad avere il segno negativo, sintomo di una maggiore esposizione degli effetti della guerra in Ucraina, che mai come questo periodo rende le previsioni di crescita volatili. In questo quadro di grave crisi, il Governatore dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini ha dichiarato che i dati provvisori sul nostro territorio sono ancora a segno più, ma non sarà facile avere una crescita sostenuta. Secondo il Governatore era inevitabile una frenata brusca della crescita, visto lo scatenarsi della tempesta legata al caro energia e al conflitto. Ora per salvaguardare la tenuta dell’economia, serve rendere il paese più indipendente da un punto di vista energetico