Nel video l’intervista a Davide Ferrari, Direttore del Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Azienda USL
Ancora oggi è possibile intravederlo tra i ruderi di strutture abbandonate che molto spesso i cittadini segnalano. Ma è quando la sua presenza intacca la salute delle persone che fa paura. Parliamo dell’amianto, materiale oggi bandito ma che per lungo tempo è stato largamente utilizzato in edifici e isolanti. In occasione della Giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro questo materiale è stato messo al centro dell’attenzione per sensibilizzare sui problemi che provoca alla salute anche a distanza di molti anni. Per offrire consigli ai cittadini e fornire diagnosi e cure gratuite, l’Ausl di Modena nel 2019 ha istituito l’Ambulatorio per i lavoratori ex esposti ad amianto. Da quando è nato l’ambulatorio nella nostra provincia sono stati riscontrati 26 casi di mesotelioma, un tipo di cancro strettamente legato all’amianto che può insorgere anche molti anni dopo l’esposizione. Ma non è l’unico. Parallelamente all’assistenza sanitaria, il Servizio Prevenzione e Sicurezza effettua controlli nei cantieri di rimozione amianto. Ogni anno l’Ausl di Modena controlla oltre il 15% degli esercizi di rimozione del materiale cancerogeno. Nel 2021 sono stati effettuati 145 sopralluoghi su 722 Piani di rimozione amianto ricevuti. Circa il 10% di essi sono risultati irregolari.