10 mesi con sospensione della pena per l’ex Vice Prefetto Mario Ventura, 18 mesi agli imprenditori Alessandro Bianchini e al padre Augusto, 16 mesi per il funzionario dell’agenzia delle Dogane Marco De Stavola. È questa la sentenza di primo grado pronunciata ieri pomeriggio dal collegio dei giudici sul cosiddetto processo “white list” in cui era imputato anche il senatore Carlo Giovanardi la cui posizione è congelata in attesa della pronuncia della Corte Costituzionale. L’ex Vice Prefetto, così come gli imprenditori coinvolti, è stato quindi assolto dal reato più grave, quello di violenza o minaccia a corpo amministrativo dello Stato ma condannato a dieci mesi per rivelazione del segreto d’ufficio oltre all’interdizione per lo stesso periodo dai pubblici uffici. La pubblica accusa aveva chiesto una condanna a quattro anni e otto mesi di carcere.  Ventura di fatto è stato riconosciuto responsabile di violazione del segreto d’ufficio per aver rivelato fasi dei provvedimenti delle white list, anticipando notizie sulle decisioni del gruppo interforze. Per quanto riguarda gli altri imputati, Alessandro e Augusto Bianchini sono stati condannati a loro volta a un anno e sei mesi per rivelazione e utilizzazione di segreti d’ufficio. Nei confronti di De Stavola, funzionario dell’agenzia delle Dogane per lo stesso reato è stata disposta poi una condanna a un anno e quattro mesi mentre è stato assolto dal reato di minaccia a corpo amministrativo per non aver commesso il fatto e perchè il fatto non sussiste. Il legale di Ventura ha annunciato il ricorso in appello al fine di dimostrare l’assoluta correttezza dell’operato dell’ex capo di Gabinetto, oggi in pensione.