C’è chi non dice di no a un terzo mandato, c’è chi invece pensa sia doveroso lasciare spazio ad altre persone, per un nuovo “ciclo politico”. Si dividono i sindaci della nostra provincia sulla possibilità di una terza rielezione anche nei comuni più grandi. Ad oggi ciò è possibile solo nei territori più piccoli, ma Partito Democratico e Lega stanno spingendo per aprire il terzo mandato a tutte le città all’interno della riforma del Testo unico degli enti locali. Se questa riforma dovesse passare, già nel 2024 diversi sindaci della nostra provincia, oggi al secondo mandato, tornerebbero papabili. Tra questi il primo cittadino di Modena, Gian Carlo Muzzarelli, che non ha negato la possibilità del tris, parlando di “molte cose da fare”. Di altro avviso invece Roberto Solomita, primo cittadino di Soliera e già segretario provinciale del Partito Democratico, che in un post su Facebook ha scritto che trova “sano e naturale” concludere la sua esperienza per lasciare “che un altro “ciclo politico” guidato da altre persone legga i bisogni della comunità e si candidi a interpretarli”. “Lasciare spazio ad altre idee” dopo “avere dato il massimo” è per Solomita uno dei pilastri con cui concepire l’impegno politico. Come detto, il terzo mandato in tutti i comuni è ancora solo un’ipotesi, spinta dai partiti che hanno una leadership nei comuni più grandi prossimi al voto. Il 5 aprile è passato in Senato un disegno di legge che consente la terza rielezione nei comuni fino a 5mila abitanti, quando prima era possibile nei territori fino a 3mila residenti. Un ulteriore innalzamento fino a 15mila abitanti è in discussione ora, e proprio in seno alla stessa è nata l’ipotesi di estendere il tris a tutti i comuni indistintamente.
TERZO MANDATO, SINDACI DIVISI. MUZZARELLI PRONTO, SOLOMITA: LASCIARE SPAZIO
La riforma del Testo Unico degli enti locali potrebbe contenere la possibilità di un terzo mandato per i sindaci di tutti i comuni. I primi cittadini prossimi al voto nel nostro territorio si dividono sulla possibilità. Muzzarelli non nega l’ipotesi di una sua ricandidatura. Solomita sostiene che lascerà spazio ad altri