Nel video l’intervista a Manuela Rossi, direttrice Musei Civici Carpi
E’ un vero e proprio viaggio sospeso fra passato e futuro, quello che si compie visitando la mostra “Il Principe e la sua chiesa”, che apre domani ed è fruibile fino al 26 giugno nei Musei Civici di Palazzo Pio a Carpi e ripercorre la vicende del tempio di San Nicolò, a 500 anni dalla sua inaugurazione avvenuta nel 1952. La chiesa, voluta dal principe Alberto Pio e progettata dall’architetto Baldassarre Peruzzi, è raccontata attraverso studi e disegni dell’epoca, bolle papali, corali miniati del XVI secolo, ma anche edizioni a stampa del ‘400 e dipinti collocati originariamente all’interno della chiesa, ma permette anche al visitatore di vivere sui propri devices un’esperienza diretta grazie alla realtà aumentata. Per comprendere e studiare San Nicolò bisogna conoscere Alberto Pio ed è per questo che all’ingresso della mostra è stato posto il suo testamento redatto a Parigi nel 1530, sei mesi prima della sua morte. Fra i tanti documenti di inestimabile valore storico c’è la bolla di Papa Callisto II del 1123 che per prima attesta la presenza di un edificio di culto a Carpi dedicato a San Nicolò, poi le lettere di Niccolò Macchiavelli presente all’inaugurazione inviato dalla signoria di Firenze, che precede l’ingresso nella splendida esposizione della Sala dei Mori.