Nel video l’intervista a Roberto Butelli, Segretario Provinciale Siulp
Mentre i negoziati ancora non raggiungono l’obiettivo della distensione, sempre più civili si trovano costretti a lasciare le loro case. A Modena e in provincia, secondo le ultime rilevazioni, risultano arrivate oltre 2.600 persone, circa 20mila quelle accolte in tutta l’Emilia-Romagna, quasi un quarto degli esuli entrati in Italia. Cifre altissime, che si scontrano con la lentezza della burocrazia italiana, fino a mettere in seria difficoltà sia gli uffici immigrazione della nostra provincia sia i profughi stessi. A lanciare un nuovo allarme è il Sindacato di Polizia Siulp che segnala tempi lunghissimi per ottenere il permesso di soggiorno temporaneo, con attese che rischiano di arrivare a un anno. Un sistema che rischia di andare in tilt, oltre che creare situazioni paradossali: senza il permesso di soggiorno temporaneo, per gli esuli non è possibile accedere al contributo di sostentamento da 300 euro. Anche se nell’ultima settimana il flusso di profughi ha rallentato la sua corsa, la situazione rimane drammatica, sottolinea il Siulp, che ha chiesto al Governo di intervenire. Due le richieste principali: più personale e meno burocrazia.