Nel video l’intervista a:
– Luciana Lamorgese, Ministro dell’Interno
– Stefano Bonaccini, Presidente Regione Emilia-Romagna
Il punto sull’accoglienza dei profughi nella nostra regione, dai numeri sugli arrivi all’assistenza sanitaria, fino all’inserimento scolastico. Alla presenza del ministro dell’interno Luciana Lamorgese, il capo del dipartimento di protezione civile Fabrizio Curcio e del capo dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione Francesca Ferrandino, è stato questo lo scopo del comitato istituzionale regionale per l’emergenza Ucraina convocato oggi a Bologna. L’Emilia Romagna è una delle regioni che dallo scoppio della guerra ha accolto più di 19 mila esuli, circa un quarto di quelli arrivati nel nostro paese. Oltre 2.500 quelli accolti a Modena, tra questi 1.247 sono minori. Come rendere più efficace questa accoglienza in termini di spazi e risorse è stato uno dei punti toccati oggi. L’Emilia Romagna ha attivato misure straordinarie per il supporto agli studenti universitari, mentre parallelamente all’adempimento degli obblighi sanitari sono stati attivati percorsi di inserimento nelle scuole. Circa mille I bambini in regione entrati nelle classi. Ma i numeri potrebbero crescere ancora. Tenuto conto dell’ampio numero di arrivi, il capo della protezione civile ha firmato un’ordinanza che regola le modalità di accoglienza diffusa, tramite avvisi di manifestazione di interesse rivolti a enti del terzo settore, alle associazioni e agli enti religiosi civilmente riconosciuti, a beneficio delle persone che richiedono la protezione temporanea. Le procedure prevedranno forme e modalità per offrire servizi di assistenza e accoglienza attivabili per un massimo di 15mila posti in Italia.