Un’assistenza sempre più orientata alla domiciliarità, per limitare i disagi e gli spostamenti dei pazienti più fragili con patologia renale cronica. Va in questa direzione la nuova procedura congiunta fra le due Unità di Nefrologia e Dialisi dell’Azienda USL di Modena e dell’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena per la gestione della Dialisi Peritoneale, per cui è stato firmato recentemente un protocollo congiunto. Questa terapia è una forma di depurazione del sangue che si svolge presso il domicilio dell’assistito, dopo un breve periodo di addestramento. In particolare, il servizio prevede un’attenzione specifica per l’area dell’Alto Appennino. Nel corso del 2022, infatti, si realizzerà la progressiva presa in carico da parte della Nefrologia AUSL, degli assistiti residenti nel Distretto sanitario di Pavullo che usano la dialisi peritoneale, con l’obiettivo di ridurre per loro il disagio dello spostamento verso una struttura ospedaliera.
L’attività è già in corso: a Pavullo viene eseguita la selezione degli assistiti più indicati nell’assistenza domiciliare, l’addestramento e la sorveglianza, mentre l’impianto del catetere peritoneale è effettuato all’Ospedale di Carpi per garantire l’adeguata assistenza con un breve ricovero nel reparto di Nefrologia.
“Questa iniziativa porterà alla presa in carico di un rilevante numero di assistiti, fra i 15 e i 20 nel 2022 – dichiara Daniela Altariva, Dirigente Professioni Sanitarie Ospedale e Territorio di Pavullo e della Rete Nefrologica Provinciale -. È un passo avanti in linea con le direttive regionali sulla domiciliarità delle cure. Si tratta di un importante offerta di cura per un Distretto montano, orientata anche a ridurre i disagi derivanti dall’attuale necessità di trasporti sanitari”.
“In questo modo si rafforza la collaborazione con la Nefrologia del Policlinico, con la sua lunga esperienza in questo campo, e la Nefrologia Territoriale, deputata alla gestione decentrata delle cure primarie della malattia renale – aggiunge Decenzio Bonucchi, Direttore della U.O.C. di Nefrologia e Dialisi dell’AUSL -. Da alcuni anni, infatti, questa sinergia colloca la nostra provincia ai vertici regionali e nazionali per quanto riguarda la dialisi domiciliare”.