Nella nostra provincia circa un terzo dei bambini di 8-9 anni è in condizione di sovrappeso o di obesità e si stima che, nell’intera fascia di età 1-14 anni, siano oltre 15.500 i soggetti in sovrappeso (un livello meno grave dell’eccesso di peso) e quasi 6.000 gli obesi. Dati che l’Azienda Usl di Modena sottolinea in occasione del World Obesity Day, la Giornata mondiale contro l’obesità che si celebra in tutto il mondo il 4 marzo per sensibilizzare le persone su questo problema e su come prevenirlo.
Per quanto riguarda l’assistenza di bambini e ragazzi in eccesso di peso, nel 2019 l’Ausl di Modena ha avviato un percorso strutturato su tre livelli con il coinvolgimento di vari specialisti (pediatri, dietisti, psicologi, medici dello sport, laureati in scienze motorie).
“Il primo livello del percorso – chiarisce Alberto Tripodi, Direttore del Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione (SIAN) dell’Azienda USL di Modena e responsabile del Percorso – è incentrato sul ruolo del Pediatra di famiglia che è l’interlocutore principale delle famiglie e ha il compito di monitorare lo stato nutrizionale del bambino in crescita, cogliere fattori di rischio per una possibile insorgenza di obesità, fare un’attività di counselling motivazionale per i bimbi già in sovrappeso od obesi”.
Il secondo livello, a cui il Pediatra fa riferimento nei casi di un suo insuccesso terapeutico, è rappresentato da un team multidisciplinare (dietista, psicologo, medico dello sport, laureato in scienze motorie), che affianca il bambino e la famiglia per un periodo prolungato, svolgendo una specifica attività di supporto motivazionale al cambiamento delle abitudini alimentari e motorie”.
Il team di secondo livello opera su tutta la provincia su tre sedi, a Maranello (Ambulatorio, piazza Amendola 7), Modena (Servizio di Medicina dello Sport, via Rita Levi Montalcini), Carpi (Servizio Medicina dello Sport, via Nuova Ponente 24/M), per le rispettive aree, sud, centro e nord. Durante la pandemia l’attività del team non si è mai interrotta; nei periodi in cui i tre ambulatori sono stati chiusi l’attività di consulenza e assistenza alle famiglie è proseguita a distanza con videochiamate e già nel giugno 2020 gli ambulatori sono stati riaperti.
Il terzo livello è rappresentato dai reparti di Pediatria negli ospedali di Carpi, Sassuolo e al Policlinico di Modena, presso cui i pediatri di famiglia inviano i bambini e ragazzi in condizioni di sovrappeso e obesità quando è necessario un approfondimento clinico-diagnostico ed eventualmente terapeutico. L’invio nei reparti avviene per individuare eventuali complicanze o forme di obesità secondaria e, per casi particolarmente complessi, il riferimento sull’intera provincia è il reparto di Pediatria del Policlinico di Modena.
L’obiettivo, da raggiungere attraverso un’azione coordinata di più professionisti, è stimolare e facilitare il cambiamento dei comportamenti del bambino (e più in generale dell’intera famiglia), stimolando il suo protagonismo consapevole, proponendo soluzioni pratiche, individuando e cercando di eliminare eventuali barriere. Un contributo fondamentale è dato anche dalla Medicina dello Sport, in particolare dai laureati in Scienze motorie, che propongono al bambino/ragazzo un percorso di attività fisica stimolante e adatto alle sue esigenze. Inevitabilmente la pandemia e i relativi periodi di lockdown hanno influito sull’efficacia dell’intero percorso.
L’attività degli ambulatori, dati dal 2019 ad oggi
Sono 449 i bambini e ragazzi con problemi di sovrappeso o obesità presi in carico dal team multidisciplinare di Ausl Modena dal 2019 ad oggi. La maggior parte, il 39%, ha un’età da 11 a 13 anni, il 35% è maggiore di 14 anni (e minore di 18 anni) e il 25% ha da 6 a 10 anni.
Il percorso dura 12 mesi, a cui segue un follow-up a distanza di 6 mesi: dal termine al follow-up il team di specialisti lascia al bambino/ragazzo e alla sua famiglia piena autonomia nel mettere in pratica le indicazioni fornite durante i 12 mesi di consulenza.
Sono 117 i bambini/ragazzi che hanno completato il percorso dal 2019 ad oggi. A distanza di 12 mesi dalla prima visita i risultati sono positivi, con un 64% di soggetti che ha migliorato il proprio stato nutrizionale, il 21% è peggiorato e il 15% è rimasto invariato. Il dato di coloro che sono migliorati si mantiene sostanzialmente stabile nel follow-up dopo 6 mesi dalla fine del percorso (61%). Questo dimostra come le buone abitudini promosse durante il percorso non vengano abbandonate dai ragazzi, determinando effetti positivi.
Purtroppo in questi primi due anni di attività, complice anche la pandemia di Covid-19, si è registrato un alto tasso di abbandono: su 449 soggetti seguiti, 123 hanno abbandonato prima del termine del percorso, prevalentemente dopo la prima visita o dopo il primo controllo.
“Sicuramente in questi due anni – spiega il dottor Tripodi – non ci sono state le condizioni ideali per realizzare il percorso assistenziale poiché i lunghi mesi di lockdown e l’impossibilità o difficoltà di praticare attività fisica hanno influito negativamente sullo stato nutrizionale. Contiamo di avere risultati ancora migliori da qui in avanti”.
Sul piano della prevenzione dell’obesità e della promozione di sane abitudini alimentari e motorie, l’AUSL di Modena da molti anni mette in campo iniziative rivolte principalmente alle scuole ed alle comunità territoriali (progetti di Comunità). Per quanto riguarda, in particolare le scuole (dagli asili nido alle scuole secondarie di primo grado) nell’anno scolastico in corso (2021-2022) sono coinvolti circa 7000 alunni e 300 classi sparse su tutto il territorio provinciale. In tutte le scuole vengono consegnati agli insegnanti ed educatori materiali per lo sviluppo di progetti educativi autonomi su sana alimentazione e attività motoria e promosse iniziative per migliorare gli stili di vita mentre per quanto riguarda le scuole secondarie di I° grado i dietisti del SIAN svolgono anche incontri nelle classi coinvolgendo studenti e insegnanti.