L’effetto Bagatti ha riacceso il motore dell’Athletic Carpi. Con 7 punti nelle 4 gare dal rientro in sella del tecnico fiumalbino i biancorossi hanno ripreso a correre e aggiustato un po’ una classifica che rischiava di diventare preoccupante. Le due vittorie con Prato e Borgo San Donnino hanno permesso di lasciare a 7 punti di distanza la zona playout e di riavvicinarsi alla soglia dei playoff, ora a -4, anche se una rincorsa agli spareggi ad oggi sembra più un dato numerico che un effettivo traguardo per una squadra ancora convalescente. Di sicuro Bagatti ha i numeri migliori fra i 3 allenatori che si sono succeduti sulla trafficatissima panchina biancorossa. Con lui sono arrivate 5 delle 8 vittorie totali ottenute in campionato, 7 su 12 se contano anche i 4 successi su 4 gare di Coppa Italia. In 12 gare di campionato al timone con Bagatti il Carpi ha conquistato 19 punti, alla media di 1,58 a gara. Dato superiore a quello di Gallicchio, con 11 punti in 8 gare, alla media di 1,37, e anche a quello di Togni, che con appena 5 punti in 7 partite ha viaggiato a 0,71. I rientri di Aldrovandi e Calanca dagli infortuni hanno contribuito a dare di nuovo solidità alla difesa, che ha subito 3 reti in 4 gare, dopo i 14 incassati nelle 7 partite con Togni. E poi Bagatti, senza più un trequartista puro, ha lasciato il 4-3-1-2 per puntare sul 4-3-3 per valorizzare le giocate di Villanova e Sivilla sugli esterni, fin qui le due armi in più nella risalita in classifica.