I numeri della pandemia sono in miglioramento e in Emilia Romagna l’Indice Rt è sceso a 0.64 rispetto allo 0.85 della settimana scorsa. In netto miglioramento anche la situazione nei nosocomi regionali dove il tasso di occupazione delle terapie intensive è al 12%, ossia il 4% in meno rispetto a sette giorni fa, e quello nei reparti covid è al 22%, contro il 25%. Un miglioramento generalizzato che si riscontra in tutta Italia tanto che a giorni si preannuncia una nuova road map per le riaperture. Il Sottosegretario alla Salute Andrea Costa, ha annunciato che il governo sta ragionando su nuovi allentamenti. A partire dalla capienza negli stadi, che già da oggi passa dal 50 al 75% all’aperto e al 60% al chiuso. La percentuale potrebbe crescere ancora, tornando al 100% anche prima del 31 marzo, data di fine stato di emergenza. La capienza massima potrebbe arrivare già a partire dal 24 marzo, quando ci sarà la partita della Nazionale a Palermo. Inoltre dal 10 marzo si tornerà a mangiare e a bere nelle sale dei cinema e dei teatri, all’interno dei quali i bar potranno riaprire. Sempre a partire da quella data sarà possibile tornare a fare visita ai familiari in ospedale per 45 minuti al giorno. Prosegue intanto il dibattito sulle mascherine al chiuso. Al momento la questione è in corso di valutazione: dopo aver tolto quello all’aperto, potrebbe cadere anche l’obbligo di indossare i dispositivi di protezione individuale al chiuso, sempre tenendo conto dei possibili assembramenti. Sul tavolo anche la possibilità di abolire il green pass. Al momento resta solo una ipotesi ma si sta ragionando sulla possibile abolizione del certificato verde all’aperto a partire da aprile. Quanto all’obbligo vaccinale per gli over 50 Costa spiega che si potrebbe anche andare oltre la data del 15 giugno. Il governo valuterà il da farsi sulla base dei dati delle prossime settimane ma al momento non si esclude alcuna proroga soprattutto considerato l’elevato numero di soggetti senza nessuna dose di vaccino. Quanto al sistema dei colori delle Regioni in base al rischio, è possibile che già nelle prossime settimane si elimini il passaggio in zona gialla e arancione, lasciando la zona rossa nel caso in cui dovesse crearsi un focolaio.