Nel video l’intervista a Renza Barani, Presidente Federconsumatori Emilia-Romagna
Dopo l’approvazione del nuovo decreto, cittadini, associazioni e imprese hanno iniziato a vagliare le misure per capire se gli aiuti messi in campo dal Governo senza scostamenti di bilancio sono davvero in grado di tamponare la profonda crisi data dal caro bolletta. Ieri il premier Mario Draghi ha illustrato in conferenza stampa i principali punti del decreto, che vede lo stanziamento per circa 8 miliardi, di cui quasi 6 per l’energia. Le misure anti rincari vedono nello specifico 2,6-2,7 miliardi in aiuto alle famiglie e 2,7-2,9 miliardi di euro alle imprese. Tre gli assi su cui muovono gli interventi: l’azzeramento degli oneri di sistema, la riduzione dell’Iva sul gas al 5% e la conferma del bonus sociale per i nuclei famigliari con redditi bassi, con Isee fino a 8.265 euro. Una novità è l’arrivo di un contributo straordinario, come credito d’imposta, per circa 1.000 aziende gasivore, con uno stanziamento di altri 500 milioni. Il decreto prevede poi un fondo da 800 milioni il primo anno e un miliardo a seguire, per la riqualificazione e riconversione del solo settore dell’automotive. Ma nel concreto, sono interventi sufficienti per aiutare davvero la popolazione? Secondo Federconsumatori, si tratta di misure rilevanti, che tuttavia lasciano spazio a preoccupazioni. Secondo Federconsumatori poi, gli aiuti non sono sufficienti per risolvere i maggiori problemi delle piccole imprese e delle famiglie più in difficoltà