Il consiglio dei Ministri ha stanziato nuovi fondi per cercare di calmierare il caro energia. Otto miliardi la somma complessiva messa sul tavolo dal Governo. Nello specifico il cdm ha messo a disposizione circa 5,8 miliardi per tagliare nel secondo trimestre il costo delle bollette per le famiglie e per le imprese. Il decreto azzera gli oneri di sistema, riduce l’Iva sul gas al 5% e conferma il bonus sociale per le famiglie con redditi bassi, cioè con Isee fino a 8.265 euro. Nello specifico Arera, l’Autorità di regolazione per l’energia, ridurrà le aliquote relative agli oneri generali di sistema per il settore del gas con 480 milioni di euro. Interventi arrivano anche il fotovoltaico e per la riconversione del settore automotive, con un fondo da 800 milioni il primo anno e poi un miliardo a seguire. Aiuti da 400 milioni di euro sono stanziati per le Regioni sul fronte della lotta alla quarta ondata di pandemia. Sul lungo periodo invece, il Governo intende intervenire per raddoppiare la produzione di gas e garantire un prezzo equo alle società energivore non solo sull’elettricità ma anche sul gas, attraverso l’aumento di produzione di alcuni impianti. Un provvedimento votato all’unanimità quello di oggi, e messo sul tavolo dopo le richieste urgenti del mondo delle imprese e dei consumatori, dato che il continuo aumento dei prezzi di elettricità e gas sta mettendo in ginocchio famiglie e aziende. Secondo l’ultima analisi di Arera presentata in senato, nel primo trimestre 2022 sul primo trimestre 2021 si è registrato un aumento del 131% per il cliente domestico tipo di energia elettrica, con rincari che hanno portato il prezzo da 20,06 a 46,03 centesimi di euro/kWh, tasse incluse. Per quanto riguarda il gas naturale si parla di aumenti del 94%, ovvero di somme balzate da 70,66 a 137,32 centesimi di euro per metro cubo, sempre tasse incluse.