Nel video l’intervista a Sergio Paba, Economista UniMore
Gli occhi continuano a rimanere puntati sul fronte orientale dell’Europa. La crisi Ucraina fatica a trovare una risoluzione, con una tensione che pare crescere nella regione del Donbass. Mentre il lavoro diplomatico per evitare il conflitto si intensifica, vedendo oggi il confronto tra Roma e Mosca, la nostra provincia si interroga su quali sarebbero gli effetti di un eventuale conflitto. La conseguenza più immediata sarebbe economica, con l’incrinatura dei rapporti commerciali, ma anche con un nuovo boom dei costi dell’energia. Come ci ha spiegato l’economista dell’Università di Modena, Sergio Paba, L’Italia vede nel gas la propria principale risorsa energetica e circa il 41% del gas che utilizziamo proviene proprio dalla Russia. Nello scenario più tetro, quello di un conflitto, il prezzo del gas salirebbe in maniera esponenziale, mandando nell’immediato ancora più in crisi le famiglie e le imprese, soprattutto quelle ceramiche. Ma la crisi Ucraina, nella speranza non sfoci in un conflitto, secondo il professore potrebbe essere anche la miccia per aumentare l’approviggionamento autonomo del gas e mettere in campo ora interventi che nel lungo periodo porterebbero il nostro Paese ad avere un miglior efficientamento energetico.