Nel video l’intervista a Giuseppe Molinari, Presidente Camera di Commercio Modena
C’è chi parla di un attacco russo domani, c’è anche chi annuncia distensioni e descrive militari russi in ritirata dal confine con l’Ucraina, il fronte caldo che sta tenendo incollati gli occhi del mondo. Un’ondata di informazioni che cercano di trovare una risposta alla sola domanda che abbia importanza: scoppierà una guerra? Mentre le diplomazie sono al lavoro per scongiurare una escalation verso il conflitto, Modena inizia a chiedersi quali sono e quali potrebbero essere le ripercussioni di questa crisi, oltre alla possibile tragedia di perdite umane. La prima a fare i conti, sul fronte economico, è la Camera di Commercio, sulla base dell’interscambio commerciale con i due Paesi. Per quanto riguarda l’Ucraina, le importazioni valgono quasi 61 milioni, mentre le esportazioni ammontano a 43,8 milioni di euro. Guardando all’interscambio russo, Modena rischia di più. Sul totale dell’export modenese la Russia ha un peso dell’1,7% per un valore di 181 milioni di euro. Le importazioni ammontano invece a 18,2 milioni. A soffrire per un eventuale escalation sarebbero in particolare le industrie chimiche, del legno-carta, tessili, alimentari, ma soprattutto il settore ceramico. Un eventuale conflitto sarebbe forse il colpo di grazia per la ripresa della nostra economia, partita con velocità diverse a seconda del settore e già messa in seria difficoltà dal caro energia