Stop alle mascherine all’aperto dall’ 11 febbraio, discoteche che si preparano ad aprire, obbligo di super green pass per i lavoratori di più di 50 anni, ma anche stadi pieni al 75% da marzo. Mentre la curva dell’epidemia continua a scendere l’emergenza sanitaria entra in una nuova fase che prevede l’allentamento delle norme in vigore. Tante le nuove date da segnare sul calendario degli italiani. Cominciamo dalla più imminente. A partire da venerdì 11 febbraio non sarà più obbligatorio indossare le mascherine all’aperto in zona bianca salvo il caso di assembramenti; potranno riaprire le discoteche con una capienza massima del 50% e si potranno organizzare eventi pubblici, concerti e feste all’aperto senza superare il limite del 75% della stessa  capienza. Altra data da segnare è quella del 15 febbraio quando per i lavoratori pubblici e privati che hanno compiuto 50 anni sarà obbligatorio esibire il Super Green pass per accedere a lavoro, e cioè quello ottenuto dopo la prima vaccinazione o con la guarigione dal Covid . Per chi non rispetta l’obbligo è prevista la sospensione dello stipendio per un massimo di dieci giorni e una sanzione amministrativa pecuniaria che può andare dai 600 ai 1500 euro. A partire dal 28 il governo non fornirà più gratuitamente i test anti-Covid e le mascherine Ffp2 ad alunni e docenti che dovranno sottoporsi all’auto sorveglianza. Dal 1° marzo poi si preparano a entrare in una nuova fase anche gli stadi, nei quali la capienza sale al 75% per le strutture all’aperto e al 60% per quelle al chiuso. La data più significativa e certamente la più attesa è quella del 31 marzo quando finirà ufficialmente lo stato di emergenza in vigore ormai da due anni. Ultima data da ricordare è quella del 15 giugno quando terminerà anche l’obbligo vaccinale per i lavoratori over 50, il personale scolastico e sanitario, le forze dell’ordine e i dipendenti esterni delle Rsa