Nel video l’intervista a Grazia Baracchi, Assessore allo Sport Comune di Modena

Domani le piscine Dogali e Pergolesi saranno chiuse in segno di protesta. Gli impianti modenesi parteciperanno alla giornata di mobilitazione nazionale contro i rincari delle bollette che mettono a rischio la tenuta delle attività. La situazione è ormai insostenibile, a dirlo sono i numeri: le piscine hanno riaperto, ma con limitazioni che impongono di non riempire le vasche oltre il 40%. Una stretta che ha comportato un calo di fatturato fino al 50-60%, solo in parte attutito, nell’ordine di 5 punti percentuali, dai ristori del Governo. Va da sé che l’aumento esponenziale dei prezzi dell’energia ha rappresentato un colpo difficile, se non impossibile da incassare, mettendo le attività sul baratro della chiusura: i rincari delle bollette sui singoli impianti di medie dimensioni possono arrivare fino a 180mila euro annui. Troppo per poter essere assorbiti, anche nel caso per le piscine comunali, che hanno potuto contare fino ad ora di aiuti da parte dell’amministrazione. Ma con aumenti fino al 100% dei costi dell’energia, gli interventi messi in campo finora a livello locale rischiano di andare in fumo. Per fare capire al Governo le difficoltà del settore, nel nostro territorio domani chiuderanno anche gli impianti dei Vigili del Fuoco, gli Amici del Nuoto, la piscina Corassori, le società Wesport e la piscina Appennino Blu.