Scatta oggi il divieto di produzione e vendita della plastica monouso, non compostabile e biodegradabile. Addio dunque a piatti e bicchieri di plastica vecchio stile, bastoncini per le orecchie, cannucce, aste per sostegno dei palloncini, contenitori e bicchieri per alimenti e bevande in polistirene espanso con relativi tappi e coperchi, così come ad attrezzi da pesca che contengono questo tipo di materiale. Stop anche ai prodotti in plastica oxo-degradabile, ovvero le materie plastiche contenenti additivi che attraverso l’ossidazione comportano la frammentazione della materia plastica in micro frammenti. Il nostro Paese recepisce la Direttiva UE “Sup” (in inglese Single Use Plastic) del 2019, con la quale l’Europa mira a ridurre l’impatto di determinati prodotti di plastica sull’ambiente, preservando mari e oceani. Chiunque contravverrà alle nuove disposizioni verrà sanzionato con una multa che va da 2.500 a 25mila euro. Rimane tuttavia possibile, per gli esercizi commerciali, i produttori e gli esercenti, esaurire tutte le scorte di magazzino, a patto di comprovarne l’effettiva immissione sul mercato in data antecedente al 14 gennaio 2022. Per promuovere l’uso di prodotti alternativi a quelli vietati, sono previste agevolazioni, per tutte quelle aziende che ne facevano uso, sotto forma di credito d’imposta, nel limite massimo complessivo di 3 milioni di euro per ciascuno degli anni 2022, 2023 e 2024. Sono previste anche campagne di sensibilizzazione e regole graduali per lo smaltimento.
PLASTICA MONOUSO, ADDIO. SCATTATO IL DIVIETO
Entra in vigore oggi in Italia la legge che vieta la produzione e la vendita di plastica monouso. Per i trasgressori sono previste multe fino a 25mila euro. Si potrà però dare fondo alle scorte