Oggi giorno, dall’inizio dell’emergenza sanitaria, l’Italia, così come ogni singola regione, conta i nuovi pazienti positivi al Covid, i ricoveri, i guariti e i decessi. Con il bollettino quotidiano si fa il quadro dell’andamento del contagio nel paese, e come noi anche altri stati come il Regno Unito, la Francia, la Spagna e la Germania. Nel nostro paese, nell’ultimo periodo, il Bollettino quotidiano del ministero della Salute è sotto osservazione soprattutto a causa del fatto che con l’alta trasmissibilità della variante Omicron il dato dei contagi e dei nuovi casi rischia di non essere più quello determinante. Discorso analogo anche per quanto riguarda le ospedalizzazioni: secondo la Fiaso, la Federazione Aziende Ospedaliere, un ricoverato Covid su 3 in realtà non è ricoverato per Covid, ma è una persona che è stata ricoverata per altri motivi e che poi, in ospedale, effettuato il tampone è risultata anche positiva al virus. A ribadire che la lettura dei dati deve essere migliorata e commentata correttamente è anche il prof Andrea Cossarizza, Immunologo di Unimore.
ANDREA COSSARIZZA: I NUMERI DEL CONTAGIO VANNO RACCOLTI IN MODO PIU’ COMPRENSIBILE
Il bollettino quotidiano dei contagi da Covid è sotto osservazione. Con l’alta virulenza della variante il numero dei nuovi positivi rischia di non essere determinante. A spiegarlo ai nostri microfoni il Prof Andrea Cossarizza che precisa come a livello nazionale i dati vadano raccolti in modo più comprensibile