Negli ospedali modenesi, i sindacati lanciano l’allarme “La carenza di personale affligge pressoché tutte le articolazioni della sanità pubblica modenese, non solo i servizi e reparti dedicati alla lotta al Covid-19, ed è diventata insostenibile: servono assunzioni subito. Mancano molti Infermieri, OSS, Tecnici di Laboratori, oltre ai Medici specialistici”. La denuncia arriva dalla Uil Funzione pubblica, che ha tracciato un quadro drammatico nell’ambito della quarta ondata di Covid. 200 sanitari sono risultati positivi nell’azienda ospedaliero universitaria e oltre 250 nella AUSL. A questi si aggiungono le sospensioni dei sanitari no vax e il blocco delle assunzioni del personale dell’area Comparto, il tutto in un quadro in cui la curva del contagio non fa altro che salire. “Si rischia il corto circuito – chiosa la Uil – e la riduzione delle attività sanitarie ordinarie, generando interminabili liste d’attesa in tutti gli ambiti, con il concreto rischio di chiusura di interi servizi”. Medici, infermieri e operatori sanitari sono allo stremo, riferisce il sindacato, logorati da ore e ore di straordinario, blocco delle ferie ed il proliferare di problematiche legate a stress psico-fisico lavoro correlato, e per di più senza il un giusto riconoscimento economico anche legato ad un degno rinnovo contrattuale. Inoltre, giungono segnalazioni contrastanti sulla sospensione dello screening sul personale nella maggior parte delle strutture, eseguito solo nel caso di sintomi conclamati o di precedenti tamponi antigenici positivi. Per questo la Uil conclude chiedendo alla Regione di intervenire celermente: “Gli eroi, se lasciati da soli e senza supporto non possono continuare a combattere il Covid-19 e a garantire l’assistenza”
ALLARME SANITA’. A MODENA OSPEDALI AL COLLASSO: MANCANO MEDICI E INFERMIERI
Il servizio Sanitario di Modena è in forte sofferenza per carenza di personale, legata non solo al Covid, ma anche ad una serie di altri fattori. Dal blocco delle assunzioni, al personale sanitario allo stremo, alla sospensione dei sanitari perché contrari alla vaccinazione. A lanciare l’allarme, Uil Funzione Pubblica