Nuova stangata in arrivo per gli italiani. Il 2022 si aprirà con rincari record per le bollette dell’energia. Dal primo gennaio scattano i nuovi aumenti per le tariffe energetiche che saranno in vigore fino al 31 marzo: per l’elettricità ci sarà un rincaro del 55%, mentre per il gas naturale sarà del 41,8%. Gli aumenti riguarderanno in particolare la quota relativa alla “materia prima”, che nelle bollette pesa circa un terzo del totale a cui si devono aggiungere tasse, incentivi e oneri vari. Secondo i calcoli dell’Autorità di regolazione Energia Reti Ambiente nel corso dell’ultimo anno la spesa per elettricità e gas è salita di 994 euro. Una vera e propria stangata per i consumatori che in teoria riguarda solo le famiglie e le imprese che non sono ancora passate al mercato libero, dopo la riforma dei servizi energetici dei primi anni Duemila. Ma si tratta, in ogni caso, di circa la metà dei consumatori, senza contare che i prezzi stabiliti dall’Authority sono un punto di riferimento importante anche per il mercato. Il caro energia fa tremare anche molti settori produttivi, con la moda in allarme, e centinaia di migliaia di posti di lavoro a rischio. Tanto che l’esecutivo si sta già preparando a rafforzare ulteriormente le misure. Questi nuovi aumenti per il primo trimestre 2022 decisi dall’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente segnano un nuovo record rispetto agli aumenti già forti degli ultimi trimestri: a giugno, le tariffe del gas erano alite del 15,3% e l’elettricità del 9,9%, mentre a ottobre i rincari erano stati rispettivamente del 29,8% e del 14%. In entrambi i casi, il governo era intervenuto per calmierare i prezzi: complessivamente – compresi gli stanziamenti inseriti nella legge di Bilancio – ci sono stati interventi per oltre 8 miliardi.