280 milioni di euro: tanto spenderanno le famiglie modenesi per l’acquisto di beni alimentari, bevande e regali di Natale. A dirlo è una ricerca dell’Ufficio Studi Lapam Confartigianato. Secondo l’associazione, la spesa maggiore interesserà i prodotti alimentari e le bevande: i modenesi sono pronti a spendere fino a 172 milioni, ovvero il 61,5% del totale. Altri 107 milioni verranno invece usati per altri prodotti e servizi tipici del Natale. Le festività in arrivo, ricorda l’associazione, modificano notevolmente le abitudini di spesa dei consumatori: le vendite al dettaglio del mese di dicembre negli ultimi tre anni hanno rappresentato il 9,7% delle vendite annuali di prodotti alimentari e l’11,0% di quelli non alimentari. Ma quanto pesano i rincari sull’energia e sulle materie prime sugli acquisti di quest’anno? L’ufficio studi Lapam ha fatto in merito un focus, da cui si evince che l’aumento dei prezzi di vendita ai consumatori c’è, ma è ancora limitato. Ad ottobre 2021 i prezzi internazionali delle materie prime alimentari, valutati in euro, salgono del 28,5% su base annua, ma i rincari dei prodotti, spiega l’associazione, rimangono in linea con quelli delle festività passate. La dinamica dei prezzi al consumo per alimentari e bevande analcoliche, a ottobre 2021 rispetto allo stesso periodo di un anno fa, risulta pari al +0,9%. Una dimostrazione, chiosa Gilberto Luppi, presidente provinciale di Lapam, che “le imprese stanno assorbendo, pur tra molte difficoltà, gli aumenti e non li scaricano sui consumatori”.
SPESE DI NATALE: RINCARI SI’, MA ANCORA CONTENUTI PER I CONSUMATORI
L’aumento dei prezzi dell’energia e delle materie prime si riflette anche sugli acquisti di Natale, seppure al momento in maniera ancora limitata. A spiegarlo è l’ultima ricerca di Lapam sui consumi delle festività