Nel video l’intervista a:
– Mario Paternoster, Comandante Squadra Mobile di Modena
– Mario Grassia, Vice Questore della Polizia di Stato e dirigente Squadra Mobile di Foggia
– Sabato Riccio, Vicario Questura di Modena

Furono scene da film, attimi di vera paura: sull’autostrada del sole, all’altezza di Modena Sud, un assalto al portavalori della società Battistolli il giugno scorso gettò nel panico gli automobilisti. Un gruppo di uomini armati di kalashnikov sparò dei colpi in aria e contro le guardie giurate all’interno del portavalori, diede fuoco ad automobili rubate per bloccare la circolazione e obbligò i camionisti a intraversare i mezzi per bloccare il mezzo contenente 2,5 milioni di euro in contanti. Un attacco che non andò a buon fine ma che diete subito il via a indagini serrate: circa 170 gli agenti ed ufficiali di Polizia Giudiziaria della Polizia di Stato impiegati. Una operazione lunga e articolata che oggi ha portato ai primi importanti punti fermi. Questa mattina la Polizia di Stato di Modena ha infatti tratto in arresto quattro persone, individuate nelle province di Foggia e Verona. Oltre all’esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip, la Polizia ha perquisito altri 22 indagati, tra Foggia, Roma, Mantova e Verona, indiziati di essere coinvolti a vario titolo nella commissione della tentata rapina. L’attività d’indagine, per la quale è stata impiegata complessa strumentazione tecnica, ha consentito di individuare nelle settimane successive l’assalto, il capannone usato dalla banda criminale per il deposito delle auto rubate: 8 in tutto quelle utilizzate solo il giorno dell’assalto. In un veicolo è stato inoltre ritrovato, un mitra. Tra i mezzi impiegati per la fuga anche una ambulanza con targa clonata, rinvenuta e sequestrata presso una casa funeraria in provincia Foggia. Le attività di repertazione hanno poi permesso di individuare, all’interno del capannone e su biglietti autostradali, impronte digitali che hanno poi portato agli arresti di oggi.