Secondo gli ultimi dati raccolti ed elaborati dall’Osservatorio epidemiologico sull’infezione da HIV nella provincia di Modena (istituito all’inizio degli anni Ottanta per effettuare la sorveglianza sulle infezioni nelle persone maggiori di 17 anni) nel 2018 sono stati notificati 29 nuovi casi di HIV nei residenti nella nostra provincia (salgono a 34 considerando anche i casi di residenti che sono stati identificati fuori provincia). Si arriva, così, ad un totale di 2.417 casi di infezione in provincia di Modena dal 1985 ad oggi.
Dopo una forte diminuzione registrata fino alla fine degli anni Novanta, il trend delle infezioni in provincia di Modena è rimasto sostanzialmente stabile e negli ultimi sei anni si è registrata una lieve riduzione. Dai 179 casi notificati nel 1985 si è passati a 90 casi nel 1990 fino a 50-60 casi annui all’inizio degli anni Duemila.
L’esperienza in provincia ha consentito un importante lavoro di presa in carico, negli anni, delle persone con HIV. Momento visibile di questo impegno sarà la firma, il prossimo 4 dicembre, dell’accordo che inserisce la città di Modena tra le Fast Track Cities, la rete global che unisce città di tutto il mondo assieme a IAPAC (Associazione internazionale di operatori specializzati nella cura dell’Aids), UNAIDS (il programma congiunto delle Nazioni Unite per l’Aids/Hiv), Un-Habitat e la Città di Parigi, con l’obiettivo comune di contrastare l’AIDS.
L’HIV oggi
Rispetto agli anni Ottanta l’HIV è ora da considerare una Malattia Sessualmente Trasmessa (MST): secondo l’Osservatorio, la trasmissione per via sessuale è di gran lunga la prevalente, mentre riveste ormai un ruolo secondario quella legata allo scambio di siringhe infette tra persone che fanno uso di droghe, modalità di contagio che ha sostenuto l’infezione negli anni Ottanta.
Altro dato significativo è il progressivo aumento dell’età al momento della segnalazione di infezione: si è passati da un’età media di 23 anni nel 1985 ad una età media di 39 anni nel 2018.
Questo significa, sottolinea il dottor Stefano Zona medico specialista in Malattie infettive nell’Azienda USL di Modena, che “troppe persone, ancora oggi, scoprono di aver incontrato il virus HIV tardi”. Il virus, prosegue Zona, “circola soprattutto nelle fasce di età della popolazione che è maggiormente attiva socialmente e sessualmente, cioè i 20-40enni. E’ importante, quindi, che queste persone conoscano bene gli strumenti di prevenzione come l’uso del preservativo nei rapporti sessuali, della profilassi post-esposizione (PEP) nei contatti ad alto rischio e della profilassi pre-esposizione (PrEP, dedicata alle persone con frequenti contatti a rischio di trasmissione). Conoscere e informarsi è il modo migliore per bloccare l’epidemia di una delle malattie più impattanti e letali che conosciamo: i casi stanno calando ma l’epidemia di HIV non si è arrestata”.
Fondamentale, nella prevenzione dell’HIV e delle infezioni sessualmente trasmesse è il ruolo dei Consultori dell’Ausl presenti in ogni Distretto sanitario.
“Sia in Consultorio a Carpi che a Mirandola sono attivi lo Spazio Giovani, rivolto agli adolescenti da 14 a 19 anni e lo Spazio Giovani Adulti, rivolto alla fascia di età tra 20 e 34 anni. Entrambi sono ambulatori dedicati alla prevenzione delle infezioni sessualmente trasmesse, all’educazione di stili di vita sani e di corretti comportamenti sessuali che riducono il rischio di infezione di HIV e di altre malattie – sottolinea la dottoressa Giorgia Regnani responsabile del Consultorio di Carpi – ricordiamo, inoltre, che in questi spazi dedicati il counselling per la contraccezione e la distribuzione dei contraccettivi, e quindi anche dei preservativi, è gratuita per ragazzi e ragazze fino ai 26 anni.”
“Sono molto importanti i programmi di informazione ed educazione alla sessualità e all’affettività che il personale dei Consultori svolge nelle scuole superiori e l’attività di counselling e prevenzione che si rivolge ad adolescenti e giovani in spazi dedicati negli stessi Consultori. A qualsiasi età – aggiunge la dottoressa Claudia Strucchi responsabile del Consultorio di Mirandola – è possibile accedere ai Consultori per avere informazioni e indicazioni riguardo la prevenzione, la diagnosi e il trattamento dell’HIV”.
I servizi per le Dipendenze patologiche dell’Ausl di Modena, dislocati in tutto il territorio provinciale, continuano la loro attività di prevenzione e diagnosi sui loro assistiti che sono già in carico.
Il test HIV si può eseguire presso l’Ambulatorio malattie infettive del Policlinico di Modena, (informazioni: 059 4222120 o 059 4222827) e l’Ambulatorio Malattie a trasmissione sessuale del Policlinico di Modena (informazioni: 059 4222673).
Giornata mondiale contro l’Aids, le iniziative
In occasione della Giornata mondiale contro l’Aids, il 1° Dicembre, i Consultori di Carpi e Mirandola metteranno a disposizione una linea telefonica al numero 059 6554172 attiva per tutta la giornata dalle 8.30 alle 18.30 per rispondere ad eventuali domande o dubbi.
Sempre il 1° Dicembre a Pavullo sarà allestito un Punto informativo sulle malattie sessualmente trasmesse davanti alle scuole superiori IIS Cavazzi (ore 7.30-9.30) e IIS Marconi di Pavullo (ore 10-12). Presenti un’ostetrica e un medico ginecologo.
Durante tutto il mese di dicembre lo Spazio Giovani e il Servizio Dipendenze Patologiche distribuiranno materiale informativo con numeri telefonici e riferimenti da contattare e nella Biblioteca comunale sarà allestito un angolo con libri e materiale sull’argomento. Distribuzione di materiale informativo anche nel Centro adolescenza e Spazio Giovani di Sassuolo, durante il mese di dicembre.
Il personale del Consultorio familiare di Modena indosserà la spilla per ricordare l’importanza del test HIV e fornirà informazioni sulla prevenzione da contagio del virus HIV e malattie sessualmente trasmesse alle persone che accederanno al Consultorio e allo Spazio Giovani. Sarà inoltre fornito un QR code per accedere a informazioni
Il Policlinico di Modena, con infettivologi e dermatologi e in collaborazione con Arcigay offre, come gli anni scorsi, la possibilità di effettuare gratuitamente il test nella sede di Informagiovani in Piazza Grande sabato 4 dicembre dalle ore 17 alle 20. Per sottoporsi al test sarà sufficiente presentarsi senza prenotazione, un infermiere eseguirà il prelievo del sangue in forma anonima a garanzia della privacy. L’esito potrà essere ritirato successivamente presso la Clinica delle Malattie infettive.
Come già annunciato, sempre il 4 dicembre sarà firmato l’accordo che inserisce Modena tra le Fast Track Cities, la rete global che unisce città di tutto il mondo assieme a IAPAC (Associazione internazionale di operatori specializzati nella cura dell’Aids), UNAIDS (il programma congiunto delle Nazioni Unite per l’Aids/Hiv), Un-Habitat e la Città di Parigi, con l’obiettivo comune di contrastare l’AIDS.