La quarta ondata sta facendo sentire i primi veri effetti anche in Italia, attivando oggi il primo cambio colore. A passare in giallo è il Friuli Venezia Giulia, mentre il resto d’Italia resta bianca. La regione che rischia misure più restrittive a partire dalla prossima settimana è il Veneto, che viene classificato a rischio alto, mentre l’Emilia-Romagna rimane a rischio “moderato”. La nostra regione supera infatti solo una delle tre soglie che portano al giallo, ovvero quella relativa all’incidenza media settimanale di 50 casi ogni 100mila abitanti. Questo dato è quello che più colpisce guardando l’andamento epidemico in Emilia-Romagna: esso è salito infatti a 163 nella sola ultima settimana, dal 142 di quella precedente. Un aumento che si riflette ancora poco sugli ospedali, saturi al 7% sia nelle terapie intensive che nelle aree Covid. La valutazione di impatto sui nosocomi risulta ancora “bassa” e non da zona gialla, per la quale devono essere superate le soglie del 10% nelle terapie intensive e del 15 nelle aree mediche. Ciò nonostante, come tutte le regioni, anche l’Emilia-Romagna è chiamata a mettere a punto un piano di controlli rafforzati in vista del Super Green Pass, lo strumento voluto dal Governo per evitare di scivolare in maggiori restrizioni durante le festività di Natale. Alcune normative ad ora non in vigore, potrebbero essere attivate presto. L’auspicio del Ministro Speranza ad esempio è quello che sempre più comuni rendano obbligatoria la mascherina all’aperto. Anche perché non è ancora rientrata la paura della variante Omicron, già arrivata in Italia attraverso un ingegnere rientrato dal Mozambico. La dottoressa che per prima l’ha scoperta ha però rassicurato. Al momento, la mutazione sembra essere contagiosa più o meno quanto la delta, ma provocherebbe sintomi molto più lievi.