Nel video l’intervista al Prof. Andrea Cossarizza, Immunologo UniMore

Una nuova variante di Covid-19 minaccia la lotta al virus a livello globale. Si tratta del ceppo B.1.1.529, rilevata in Sudafrica, da dove è stato rapidamente lanciato l’allarme. Immediato l’effetto sulle borse, andate in profondo rosso, così come le azioni di diversi governi, tra cui quello italiano. Il Ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato un’ordinanza che vieta l’ingresso nel paese a chi negli ultimi 14 giorni è stato in Sudafrica, Lesotho, Botswana, Zimbabwe, Mozambico, Namibia, Eswatini. L’Oms a breve analizzerà i dati forniti finora dagli scienziati, cercando di capire se la variante è da considerarsi di “rilievo” o “preoccupante” alla luce dei dati sul grado di contagiosità. Ma perché la B.1.1.529 fa così paura? Gli studi sono ancora in corso, ma ciò che si sa è che presenta un elevato numero di mutazioni della proteina spike, e per questo è potenzialmente in grado di resistere ai vaccini. Le misure finora attuate dai governi seguono il principio della massima precauzione. L’attenzione deve restare alta, ma ancora poco si sa di questa variante; l’obiettivo è quello di capire ora in che modo le sue numerose mutazioni siano in grado di modificare la conformazione della proteina spike, ovvero quella struttura riconosciuta dai vaccini.