Il Tar dell’Emilia-Romagna annulla altri fogli di via inflitti dalla Questura di Modena ai lavoratori di Italpizza, dopo le tensioni ai cancelli nel corso degli scioperi che si sono susseguiti negli ultimi anni. Il Tribunale amministrativo regionale, con due sentenze e compensando le spese, si è espresso a favore dei ricorsi degli esponenti Si Cobas. Nella prima sentenza si tratta di un cittadino marocchino, colpevole secondo il questore di aver partecipato nel periodo novembre 2018-gennaio 2019 a manifestazioni a Italpizza non autorizzate, ma anche di violenza privata, oltraggio a pubblico ufficiale e invasione di terreni altrui. Oltre ad aver organizzato i presidi, secondo la Polizia il diretto interessato aveva incitato i manifestanti e si era introdotto abusivamente nel parcheggio privato dell’azienda. Il ricorrente ha opposto in sede di Tar che “il foglio di via impugnato non sarebbe legittimamente emanabile per comportamenti, tenuti dal lavoratore, di picchettaggio non trasmodato in violenza”. Inoltre, il Tar ritiene il provvedimento della Questura sia “privo di motivazione”. Scrivono i giudici che la presenza di un picchetto non determina la pericolosità sociale di un soggetto e il foglio di via non può trasformarsi “in un surrettizio, indebito, strumento di repressione della libertà sindacale e del diritto di sciopero e, in ultima analisi, in una misura antidemocratica”. Con queste stesse motivazioni il Tar ha annullato un secondo foglio di via di due anni a carico di un altro lavoratore-sindacalista di Italpizza