Nel video l’intervista a:
– Paolo De Pascalis, Psicologo e psicoterapeuta Ausl
– Giorgia Pifferi, Direttrice di Psicologia Clinica e di Comunità Ausl
Un recupero psicologico e sociale rivolto agli autori di reati a sfondo sessuale, al fine di prevenire futuri comportamenti violenti e favorire un potenziale cambiamento nelle persone. È quanto previsto dal protocollo sottoscritto tra Azienda Usl e la Casa circondariale di Modena, che definisce un progetto di intervento per chi ha già ricevuto la sentenza in merito a maltrattamenti di genere, stalking e altri reati a sfondo sessuale. Un percorso che non si sostituisce alla pena, ma che si inserisce in un quadro che vuole prevenire la reiterazione di questo tipo di violenza, offrendo la possibilità agli autori di tornare ad essere persone inoffensive. Il protocollo si estende anche al di là del lavoro di recupero dei detenuti, intendendo avviare percorsi formativi, della durata di un anno, per il personale del carcere