Nel video l’intervista a Maurizio Rocca, Direttore della sede di Bologna della Banca d’Italia
Nel primo semestre dell’anno è migliorato nettamente il quadro dell’economia in Emilia-Romagna. Lo conferma la Banca d’Italia nel suo ultimo sondaggio congiunturale, anticipando che anche le aspettative per i mesi finali dell’anno e gli inizi del 2022 appaiono “favorevoli”, sostenute dalle prospettive della domanda e dall’attuazione del Pnrr. Nella primavera 2021, nell’ambito di un trend che è proseguito anche in estate, è stata quasi del tutto recuperata la flessione del 2020, dovuta all’emergenza sanitaria, anche se non manca qualche eccezione, come il ramo della moda. Il settore industriale, secondo il rapporto, in Emilia-Romagna è cresciuto con “una dinamica positiva che ha interessato tutti i comparti e tutte le classi dimensionali di impresa”. I dati di Unioncamere Emilia-Romagna segnalano un aumento della produzione del 12%, in grado dunque di recuperare rispetto all’impatto della pandemia. Il trend prosegue anche nel periodo estivo: guardando ai primi nove mesi dell’anno, il fatturato è infatti aumentato per il 75% delle imprese intervistate, mentre si è ridotto per una quota inferiore al 10%. Ma in questo quadro positivo, i rischi a ribasso esistono ancora, considera Bankitalia, e sono legati soprattutto al permanere delle tensioni nell’approvvigionamento di materie prime e di input intermedi. Inoltre, tuttora, “rimangono inoltre rilevanti le incertezze relative agli sviluppi della pandemia”.