Non sono solo ipotesi. Dal governo arrivano le prime, benché timide, conferme sulla proroga dello Stato di emergenza. Secondo il sottosegretario alla Salute Pier Paolo Sileri, ospite ieri sera a ‘Quarta repubblica’, sarebbe “ragionevole” farlo durare per altri tre mesi, fino al prossimo marzo compreso. Sileri ha premesso che il suo è un discorso “da medico, e non da politico”, ma è indubbio che l’ipotesi stia prendendo piede. Discorso simile vale per il green pass, anch’esso in scadenza al 31 dicembre 2021: si parla di già di estenderlo, ma in questo caso, fino all’estate al 2022 e tenendo fisso l’obiettivo di rimuoverlo gradualmente. La strada sembra essere quella di abolire prima la norma che vieta l’ingresso sui luoghi di lavoro a chi non è munito di certificazione verde. E poi, quando l’estate sarà ormai alle porte, togliere il pass del tutto. Un’altra ipotesi è quella di rimodulare il certificato anche prima, ma solo una volta raggiunto il 90% di vaccinati sulla popolazione vaccinabile. Nel frattempo è atteso il cambio di regole per il contenimento del virus dentro le scuole: l’isolamento per le superiori e le seconde e terze medie scatterebbe con due casi positivi e non solo uno come adesso. Attivato immediatamente lo screening, per i vaccinati con tampone negativo il rientro a scuola sarebbe immediato, mentre per i non vaccinati continuerebbe per 10 giorni. Con 3 contagi in una classe scatterebbe invece la quarantena per tutti, ma da 10 giorni passerebbe a 7.